Progetto Autside
L’evoluzione della Stanza Multisensoriale
Autside è il progetto per la creazione di una Stanza Multisensoriale che Spazio Nautilus ha deciso di intraprendere per proseguire e rafforzare il percorso di inclusione e diffusione della cultura Asperger attraverso le sue molteplici attività.

Stanza Multisensoriale ANGSA di Vercelli progettata dallo Studio DUIT
A partire dalla fine del 2018 un gruppo di associati si è organizzato e ha portato avanti con passione questa difficile ed affascinante avventura.
Per maggiori informazioni o per partecipare, direttamente oppure attraverso un finanziamento, potete scriveteci a info@spazionautilus.it
– PREMESSA
L’idea della stanza multisensoriale parte dalla constatazione della peculiarità e ampia variabilità delle percezioni sensoriali nei disturbi dello spettro autistico e nella sindrome di Asperger. Nel loro modo di percepire il mondo le persone autistiche possono sperimentare ipersensibilità (cioè sensibilità accresciuta ed eccessiva) e/o iposensibilità (cioè sensibilità inferiore a quella neuro-tipica) a diversi livelli e ambiti sensoriali.
Una stanza multisensoriale può contribuire significativamente ad alleviare queste difficoltà attraverso stimolazioni opportunamente configurate e personalizzate, riequilibrando le percezioni sensoriali e rendendo più semplice la quotidianità.
– COSA SONO LE STANZE MULTISENSORIALI

Stanza Multisensoriale ANGSA di Vercelli progettata dallo Studio DUIT
Sviluppate nei Paesi Bassi negli anni ’70, le stanze multisensoriali o Snoezelen, sono state installate in istituzioni di tutto il mondo e sono particolarmente diffuse in Germania (ne esistono oltre 1.200).
Le stanze multisensoriali sono ambienti realizzati con dispositivi più o meno sofisticati, che forniscono stimoli di tipo sensoriale: luci, colori, suoni, odori, vibrazioni, oscillazioni, ecc.
Le persone possono agire direttamente per modulare e modificare gli stimoli sensoriali a seconda delle proprie esigenze, in modo da rendere la permanenza nella stanza un’esperienza piacevole.
– QUALI SONO GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO AUTSIDE
Pensiamo alla nostra stanza multisensoriale come ad una evoluzione delle stanze Snoezelen. Partendo dagli studi di Olga Bogdashina sulle percezioni sensoriali nell’autismo, vorremmo un luogo che possa adattarsi ad ogni singolo utente massimizzandone i benefici.
Per fare questo stiamo cercando di raccogliere intorno al progetto idee e contributi importanti che ci forniscano conoscenze e tecnologie adeguate (a partire dal nostro comitato scientifico e dal Politecnico di MIlano con il quale sta nascendo una collaborazione stabile)
La nostra stanza multisensoriale dovrebbe:
- Essere completamente configurabile sulla base delle esigenze di chi la frequenta (esigenze stabilite a priori attraverso apposite analisi)
- Facilitare le diverse modalità percettive della persona attraverso le varie esperienze e stimolazioni offerte
- Facilitare diverse forme di interazione e di comunicazione
- Essere esteticamente belle, rilassanti e divertenti (fondamentale per lavorare con i bambini!)
- Riuscire ad incidere positivamente sulla qualità della vita del soggetto e sulle relazioni interpersonali favorendo i rapporti sociali
- Essere un luogo che sappia evolvere seguendo il progresso tecnologico e scientifico per offrire soluzioni sempre all’avanguardia
L’idea di Autside è di offrire uno spazio aperto e accogliente alle persone con disturbi legati alla sfera sensoriale che possa essere uno strumento valido per migliorare la loro qualità di vita.
Spazio aperto perché l’idea di base è creare un luogo che non abbia barriere, sia accessibile da chiunque ritenga possa essere per lui piacevole e utile frequentarlo, una “palestra per i sensi” che possa alleviarne o minimizzarne gli squilibri per un certo periodo di tempo.